
In queste sere Niccolò Ferrero entra nelle nostre case nei panni di Piggi, uno dei volti della serie Tv di successo “Buongiorno, mamma!”. Neo farmacista, fidanzato storico di Francesca, l’alter ego di Niccolò si presenta come il classico bravo ragazzo dalla faccia pulita, che però deve fare i conti con qualcosa che non si sarebbe mai aspettato.
La recitazione è una passione che Niccolò ha da sempre. Da piccolo, infatti, ha studiato al Teatro Ragazzi di Torino, diplomandosi successivamente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Prima del grande salto su Canale 5 al fianco di Raoul Bova e Serena Autieri, l’esperienza nel cortometraggio “Campari Red Moon”, inserito nel progetto Campari Lab e portato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019 e la partecipazione nella docu-fiction di Rai 1 “Io ricordo, Piazza Fontana”.
A breve lo vedremo sul grande schermo nel film “E Buonanotte”, diretto da Massimo Cappelli. E a proposito di cinema… leggete cosa ci ha detto riguardo Gabriele Salvatores!
In questi giorni ti stiamo vedendo nel cast della fiction “Buongiorno, mamma!”. Com’è stato recitare al fianco di attori come Raoul Bova e Serena Autieri? Cosa hai potuto imparare da loro?
Lavorare con attori conosciuti, quindi con esperienza, riempie l’attesa poi quando ci sei, sei lì, tutto si normalizza e ti sembra di conoscerli da sempre. Li osservo, li studio sia in scena che nei momenti di pausa, mentre prendono il caffè o parlano con il regista. Imparo sempre qualcosa, ma questo può accadere anche lavorando con un attore meno noto al grande pubblico.
Quali tematiche affrontate dalla serie, secondo te, possono essere riscontrate anche nella vita reale? Tu, invece, hai riscontrato qualche affinità con il personaggio di Piggi?
La serie tratta un problema molto attuale che fa parte del dibattito pubblico della nostra società: l’eutanasia. Proprio questa settimana Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti in Appello dall’accusa di aver agevolato il suicidio di Davide Trentini, malato di sclerosi multipla. In Italia non esiste una legge che regola il diritto alla morte assistita, al contrario di altri Paesi europei dove l’eutanasia è considerata una conquista di civiltà. “Buongiorno, Mamma!” offre diversi punti di vista sul tema senza mai prendere una posizione netta. Affinità con Piggi? Forse che siamo entrambi bravi ragazzi…
Se dovessi descrivere questa serie a parole tue, come ne parleresti?
Una famiglia. Una madre in coma da sette anni a casa, i figli adolescenti nella quotidianità del dramma, un padre che crede ciecamente a torto o ragione che la moglie ne uscirà. La trama evolve e non anticipo, insomma una storia forte, la tematica è reale.
Hai esperienze in teatro, in Tv e prossimamente sarai al cinema con il film “E Buonanotte”. Quale mondo ti affascina di più e verso quale sei più propenso?
Il cinema sempre e per sempre. Ho terminato da poco il mio percorso al Centro Sperimentale di Cinematografia e fino ad oggi le esperienze a cui tengo di più le ho avute davanti alla macchina da presa. Poi, che sia sul palco o sul set, io vorrei continuare a recitare.
C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare e qualcuno a cui ti ispiri o ti sei mai ispirato?
Ho tre poster in camera. Sono tutti e tre film di Gabriele Salvatores. A questa domanda rispondo sempre così, ma nonostante gli assist che gli mando non mi ha ancora chiamato…
Gerarda Servodidio