La serie televisiva di successo “Il Commissario Montalbano” sta per tornare con i due nuovi episodi intitolati “Salvo Amato, Livia Mia” e “La rete di protezione”: il primo è tratto dai racconti “Salvo amato…Livia mia” e “Il vecchio ladro”, mentre il secondo dal romanzo “La rete di protezione”. Nei panni del commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri ritroviamo Luca Zingaretti, che per la prima volta ricopre anche il ruolo di regista.

“Salvo Amato, Livia Mia” e “La rete di protezione” andranno in onda su Rai 1 rispettivamente il 9 e 16 marzo con il loro consueto appuntamento serale delle 21.25.

Entrambi gli episodi sono stati presentati nel corso della conferenza stampa tenutasi negli Studi Rai di Viale Mazzini, a cui hanno partecipato Luca Zingaretti, l’intero cast artistico e tecnico e ovviamente Stefano Coletta, direttore di Rai 1 ed Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction.

Eleonora Andreatta ha sottolineato l’entusiasmo di tutta la famiglia Rai per il ritorno di una serie TV che da sempre è in grado di incollare davanti allo schermo milioni di telespettatori: “L’appuntamento con i nuovi episodi di Montalbano torna da più di venti anni e ogni volta è un evento, una festa popolare che si celebra. Montalbano è il testimonial principe non solo della fiction della Rai, ma anche della Rai come tale, per la durata, per il successo e, dunque, per le qualità intrinseche del personaggio e del progetto complessivo che ha a monte la penna di Camilleri, la sua autorevolezza, il suo impegno civile, la storia legata da sempre a quella della Rai. Quest’anno la festa è dunque anche un tributo al suo genio, alla sua grandezza e alla sua opera, che da quando per la prima volta è andata in onda nel maggio 1999 ha segnato uno spartiacque nella produzione di fiction della Rai, un modello di qualità rispetto al quale misurarsi. Con Montalbano torna il personaggio che il pubblico attende più di ogni altro. Torna un amico che si ha il bisogno e il piacere di incontrare. La longevità di Montalbano si basa su un patto ferreo di fiducia con il pubblico più ampio che si riconosce nel personaggio, un patto che coinvolge fasce diverse in termini socioculturali, geografici e generazionali. Del personaggio conquistano la sua umanità, la sua solidità senza fronzoli, la spigolosità accompagnata dall’ironia e, quando serve, dalla tenerezza e perfino dalla complicità. Con il suo senso di giustizia, ma anche con la sua pietà umana, Montalbano si immerge fino in fondo nel dolore, nella pietà e rimette ordine nelle cose senza accettare comode verità, senza nascondersi. Poi c’è lo straordinario connubio attore-personaggio, la qualità interpretativa di Luca Zingaretti. E l’ambiente: la Sicilia, il sole – la bellezza, l’arte, le città, il mare, gli arancini – di contro all’oscurità dei casi, alla ferita che taglia la vita, a certe cortine che rendono impenetrabile l’umanità. Montalbano è intriso del suo localismo, può stare solo lì nella misteriosa, arcaica e imperscrutabile Sicilia che è anche quella che lo rende universale (una risorsa perfetta per il mercato internazionale). Insomma, la meraviglia di un congegno in cui ogni pezzo è al suo posto e tutto funziona naturalmente. Questi due nuovi film “Salvo amato, Livia mia” e “La rete di protezione” mescolano come sempre una grande varietà di registri che si alternano e si fondono. La leggerezza e la commedia legata all’umanità dei personaggi, la tragedia della morte, i segreti inconfessabili, le pulsioni, i contrasti.”.

Non sono mancate parole in ricordo di Alberto Sironi, regista di Montalbano dal 1999 fino alla sua scomparsa avvenuta lo scorso agosto e di Andrea Camilleri, di cui è stata trasmessa una vecchia intervista dedicata al suo caro personaggio.

Curiosi di vedere questi nuovi appuntamenti con “Il Commissario Montalbano”?

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