
Da ieri sera, domenica 20 gennaio, “Le Iene Show” è tornato nel prime time di Italia 1, con la conduzione di Nadia Toffa, Giulio Golia, Filippo Roma e Matteo Viviani.
La trasmissione è ripartita alla grande con una serie di servizi che hanno toccato i più svariati argomenti tra attualità, cronaca più o meno recente e sport.
Tra questi è stata mostrata la suggestiva intervista in Svizzera di Gaetano Pecoraro all’ex brigatista Alvaro Lojacono, condannato all’ergastolo in Italia per il rapimento di Aldo Moro nel 1978, oltre che per diversi omicidi e implicazioni in vicende politiche e terroristiche.
Un’altra intervista dal tono completamente diverso è stata quella all’alpinista italiano Daniele Nardi, che ha descritto la spedizione per cercare di realizzare il sogno della sua vita: scalare il Mummery. Si tratta di uno sperone di ghiaccio verticale alto oltre mille metri che si trova lungo il percorso per raggiungere la cima del Nanga Parbat, in Pakistan. Da quest’impresa nessuno è mai tornato vivo indietro.
Un altro approfondimento ha ripercorso il dramma di Rigopiano avvenuto il 18 gennaio 2017, quando una valanga di neve ha travolto un albergo abruzzese facendo perdere la vita a 29 persone. Nel servizio Ismaele La Verdera ha incontrato Alessio Feniello, padre di una delle vittime, che ha raccontato di aver dovuto pagare una multa di 4.450 euro per aver portato dei fiori sul luogo dove è morto suo figlio Stefano, in un’area sotto sequestro.
Non sono mancati poi i classici scherzi delle Iene, come quello fatto al calciatore bianconero Federico Bernardeschi dopo la partita Juventus-Milan disputata lo scorso 16 gennaio. Invece che gioire per la vittoria, lo sportivo ha dovuto fare i conti con una situazione molto particolare.
Non perdetevi i prossimi appuntamenti con “Le Iene Show”, perchè verranno toccati temi e argomenti molto interessanti.
Non sapevo che anche Giulio Golia ha un passato da Animatore turistico.Ogni volta che mi capita di leggere articoli con personaggi conosciuti che hanno avuto la loro esperienza come animatori turistici, mi viene un po’ di nostalgia, tanti fa anche io ho avuto il piacere di fare questo lavoro. Cominciai come animatore per bambini in feste di compleanno e poi in estate, operavo in centri estivi, ma l’esperienza che più mi è rimasta nel cuore, fu quando feci l’animatore turistico, indossare quella divisa fu per me una sensazione unica, è un’ esperienza che invito i giovani a fare,, da anni collaboro con Animandia.it un sito del settore e posso garantire che per un giovane trovare occupazione stagionale come animatore turistico non è difficile, basta avere la grinta e la voglia di mettersi in gioco. Chiedo scusa, magari sono stato inopportuno, ma la nostalgia ha preso il sopravvento… se potessi tornare indietro lo rifarei…