Ogni anno l’atmosfera natalizia si sente sempre prima e quest’anno si è cominciata a sentire ancora di più dallo scorso venerdì 15 novembre 2019, quando su Netflix è uscito “Klaus”, il nuovo cartone animato che racconta le origini di Babbo Natale.
Diretto da Sergio Pablos, regista spagnolo che ha realizzato “Hercules”, “Tarzan” e “Cattivissimo me”, il film d’animazione racconta la storia del postino Jesper, figlio del proprietario delle poste. Il ragazzo, pigro e viziato, viene spedito sull’isola sperduta, gelida e deserta di Smeerensburg per fare un apprendistato. Il posto è inospitale, ma il giovane potrà lasciarlo solo dopo aver consegnato 6000 lettere, cosa praticamente impossibile dato che in quel paese nessuno si scrive perché tutti si odiano e la popolazione è divisa da una antica faida tra due famiglie. Durante la sua permanenza sull’isola, Jesper incontra Klaus, un boscaiolo e giocattolaio all’apparenza burbero ma dal cuore tenero, che ha in casa sua montagne di giochi bellissimi. Sarà proprio questa conoscenza a suggerire al ragazzo come ottenere le sue 6000 lettere…
L’idea della trama è venuta a Sergio Pablos quando ha deciso di voler raccontare le origini di un personaggio della tradizione importante e, tra i tanti, ha scelto proprio Babbo Natale. A differenza dei film e cartoni animati su questa figura così amata dai bambini, “Klaus” cerca di portare allo scoperto l’uomo reale dietro la tradizione natalizia. La storia spiegherà il perché delle renne, come avviene la discesa dal camino, perché solo i bambini buoni ricevono i regali e l’importanza di scrivere la letterina a Babbo Natale.
“Klaus” è già disponibile su Netflix e, nella versione italiana, ha come doppiatori Marco Mengoni, che dà la voce a Jesper, Francesco Pannofino, che interpreta Klaus, Neri Marcorè, in Mogens, un boscaiolo burlone, Ambra Angiolini, in Alva, la maestra del villaggio e Carla Signoris, nel ruolo di Miss Scrums.

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