Lo storico Teatro Quirino di Roma ha aperto le sue porte e regalato la sua scena allo spettacolo “Testimone d’accusa”, una sceneggiatura di Agatha Christie, riadattata e tradotta da Edoardo Erba. Un racconto pubblicato in origine dalla celebre autrice nel 1925, ambientato negli stessi anni su uno sfondo inglese, interpretato in quest’adattamento teatrale dai protagonisti Giulio Corso e Vanessa Gravina, con la partecipazione straordinaria di Giorgio Ferrara.

A loro fianco anche Mohamed Yaser, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Michele Demaria, Erika Puddu e Lorenzo Vanità, per la regia di Geppy Gleijeses, nonché sostituto di Giorgio Ferrara durante la prima, indisposto per motivi personali.  

Una rappresentazione teatrale che presenta tutti attori di alto calibro, seppur alcuni di loro emergenti, dove ognuno ricopre al meglio il ruolo assegnatogli. Come da prassi di questo genere di racconti, si assiste a un elevato climax della storia. La presentazione dei fatti iniziale è caratterizzata da un tono più lento, che si avvia gradualmente ad aumentare la tensione, curiosità e suspence degli spettatori. Un finale poi inaspettato per i pochi non a conoscenza del celebre racconto di Agatha Christie, dove ogni minimo dettaglio che potesse sembrare poco prima insignificante diventa importante, tutto assume una forma omogenea e la storia subisce più volte un ribaltamento dei fatti per chiudersi poi con un colpo di scena, acclamato dal pubblico.

I personaggi principali di “Testimone d’accusa”, interpretati da Giulio Corso e Vanessa Gravina, Leonard Stephen Volp e Christine Helm, sono ricchi di controversie: aspetti contrastanti del loro carattere, infatti, permettono loro di farsi conoscere al pubblico, in cerca della verità sul caso presentato in scena.

“Testimone d’accusa” sarà al Teatro Quirino fino al 29 gennaio 2023… Il nostro consiglio è di non perdere uno spettacolo simile, caratterizzato da passione e colpi di scena, curiosità e sorpresa.

Silvia Bulzomi

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