Una mandrakata“, di quelle che potevano riuscire solamente a lui. A lui e a Shakespeare.
Gigi Proietti ha salutato il suo pubblico, Roma e l’Italia intera proprio nel giorno dei suoi 80 anni.
Il sipario si chiude tra gli applausi per uno dei più grandi attori della storia del teatro, del cinema e della televisione, che ha voluto dire addio in grande stile ma in silenzio, senza fare rumore.
Gigi Proietti ha lasciato uno spaccato di cultura e di arte indimenticabili. Un’eleganza ed una raffinatezza che lo hanno sempre contraddistinto, versatile a tal punto da riuscire ad interpretare alla perfezione drammi e barzellette, con quel “sorriso magico” e quell’ironia in grado di far ridere anche i più restii. “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ridere mi insospettisce.”, aveva dichiarato.

I social sono invasi da ore: saluti e ricordi di attori, cantanti, personaggi dello spettacolo, ma anche della cultura e della politica: a Proietti si voleva bene come ad uno di famiglia, nonostante fosse un gigante del palcoscenico, un attore straordinario, colto, intelligente, amato da generazioni. Un vero mito.

Me lo immagino adesso a scherzare lassù in mezzo ad Alberto Sordi e Nino Manfredi.

Ciao, Maestro!

Carlotta d’Agostino

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