
E’ andato in scena fino ad oggi al Teatro della Forma di Roma lo spettacolo “La notte dell’iguana“, di Tennessee Williams, tradotto da Bruno Fonzi, con la regia di Tina Agrippino e la partecipazione straordinaria di Antonio Ferrante nel ruolo del Poeta Jonathan Coffin. Lo spettacolo vedere la partecipazione di Rosa Maria Marcucci, Ugo Andrea Santangelo, Sergio Mandato, Angelo Tria, Carmela Giannella, Francesco Buonocore, Maria Stefania Pederzani, Anna Lucia Santoni, Elettra Naso e la voce di Eunice Naso.
Ambientata in Messico, negli anni ’40, nell’Hotel Costa Verde. Tutto ruota intorno a una “sgangherata veranda di un albergo scalcinato fuori stagione”, con affaccio su una meravigliosa baia poco distante da Acapulco. A gestire l’albergo, la voluttuosa vedova Maxine Faulk (Rosa Maria Marcucci), invischiata in una relazione erotica con il sensuale Raùl (Ugo Andrea Santangelo). E’ presente anche un poeta quasi centenario, Jonathan Coffin (Antonio Ferrante), e la nipote pittrice, Hannah Jelkes (Anna Lucia Santoni). Due turisti tedeschi filonazisti, espressione dell’anti-poesia, dell’incomprensione e derisione delle fragilità umane, sembrano essere gli unici ospiti paganti della struttura ma all’Hotel Costa Verde, loro malgrado, alloggeranno per una notte anche le turiste della comitiva guidata dal reverendo Shannon, di cui fanno parte la lolita Charlotte e la sua istruttrice Judith Fellowes (Maria Stefania Pederzani).
Rappresentata per la prima volta nel 1959 al Festival di Spoleto, fu concepita inizialmente come atto unico e, a seguito della rielaborazione in 3 atti, fu portata a Broadway del dicembre del 1961. La pièce, seppur con sfumature meno violente, trasmette tutti i temi cari all’autore, dall’alcool all’erotismo, in un clima in cui tutto sembra decomporsi e degenerare.
“Ho voluto sottolineare il rapporto che lega il poeta alla nipote pittrice” – dice la regista – “i due ‘giramondo’ che si mantengono con la propria arte e, potenziando l’elemento dissacratorio (la coppia dei tedeschi filonazisti), esprimere la forza incontenibile della poesia, della ‘umanità’, della ‘vicinanza delle anime’”.
“La notte dell’iguana” è andato in scena fino ad oggi al Teatro della Forma di Roma, in viale della Primavera 317.