
Il ritmo della seconda serata del Festival di Sanremo 2023 è stato senza dubbio più vivo e coinvolgente. Merito dei conduttori Amadeus e Gianni Morandi che hanno sentito meno l’ansia da palco, dell’incursione di Fiorello in diretta da Roma e “pronto” per il Dopofestival, una Francesca Fagnani perfettamente a suo agio, che non ha sbagliato un colpo ed è stata impeccabile nel suo ruolo.
Un momento storico anche in questa puntata: tre mostri sacri della musica italiana sono scesi dalla galleria, dalla platea e dalla scalinata, insieme per la prima volta in un medley senza precedenti: stiamo parlando di Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi in grado di infiammare l’Ariston per un tuffo nel passato straordinario.
Divertente anche lo spazio dance all’Ariston con i Black Eyed Peas, che hanno fatto ballare tutto il teatro sulle note di tre grandi successi come “Mamacita“, “Don’t you worry“, “I gotta feeling“, chiudendo poi con l’ultimo singolo “Simply the best“.
Immancabile il momento “Belva” della Fagnani, che strappa risate, confidenze e racconti imbarazzanti.
Sorvoliamo sul monologo incommentabile del “comico” Angelo Duro e passiamo alle 14 canzoni in gara, che vanno ad aggiungersi alle precedenti 14 ascoltate ieri.
Ad aprire la competizione nella seconda serata del Festival di Sanremo 2023 è Will con la sua “Stupido“, direttamente da Sanremo Giovani. L’autotune ininterrottamente è ormai una caratteristica delle nuove generazioni, ma come al solito stucca. Il brano non entusiasma, il testo banale da non fargli raggiungere nel complesso la sufficienza. VOTO 5
Tornano a Sanremo i Modà con un brano scritto da Kekko Silvestre: “Lasciami” è melodica ma musicalmente carica. Una classica canzone da Modà, ma forse dalla band dopo questi anni di assenza ci si poteva aspettare di più. VOTO 5
Tanta energia per Sethu, anche lui in arrivo dalla gara dei giovani dello scorso dicembre. La sua “Cause perse” è una causa persa. Non si capiscono le parole e non c’è molto altro da dire. Apprezzabili i suoi educati ringraziamenti finali post performance. VOTO 4 ½
Gli Articolo 31 in bianco brillano in questo Sanremo 2023: strizzano l’occhio al passato ma con uno stile attuale che li fa stare sul pezzo alla grande. Il ritornello entra in testa e convince. J-Ax emozionatissimo alla fine, fa emozionare anche noi. VOTO 7 ½
Lazza fa il suo debutto al Festival con “Cenere” e strappa applausi e consensi. Il sound trascinante e di impatto è la chiave vincente di questa canzone, dall’inizio alla fine. Cattura l’attenzione e “fa muovere”. Andrà fortissimo in radio. VOTO 7 ½
Dopo 22 anni fa il suo ritorno a Sanremo Giorgia, tra i volti più attesi quest’anno. Sulla bellezza della sua voce niente da dire, ma la canzone non è proprio una canzone alla Giorgia. Per quanto molto difficile da interpretare, da lei ci si poteva aspettare un salto evidente per staccare tutti gli altri e “alzare l’asticella”. Non è successo e che peccato. VOTO 6 ½
Dove sono finiti Colapesce DiMartino di “Musica leggerissima”? Una canzone a cui non riesco a trovare una spiegazione. Più che “Splash” mi verrebbe da dire “Bah“. VOTO 5
Rap al femminile iniziato al piano per Shari, con la pretesa di impreziosirlo con parti più melodiche e acuti inaspettati. Una voce sicuramente particolare che può distinguersi nel panorama musicale italiano, ma la canzone nella sua totalità trasmette una certa angoscia. VOTO 5
Madame ha il suo marchio di fabbrica ormai. La canzone “Il bene nel male” è ritmata, sound giusto e moderno, giochi di parole che si intrecciano perfettamente. Non una scoperta, ma una conferma di quanto sia un’artista apprezzabilissima e unica nel suo genere. Le radio impazziranno per questo pezzo. VOTO 8
Levante con il brano “Vivo” ha dichiarato di essere tornata a vivere, in tutti i sensi, avendo superato un momento difficile legato alla depressione post parto. Siamo contenti per lei, le rinascite sono sempre belle, ma la canzone, che canzone è? VOTO 5
Il Tananai di “Sesso occasionale” o “La dolce vita” è solo un ricordo. Alberto in questa edizione di Sanremo presenta “Tango“, un pezzo intimo e melodico, ben strutturato, che cresce lentamente. Lui le rose non le calpesta, le lancia. Romantico. VOTO 7 ½
L’irriverente e provocatorio Rosa Chemical con la sua “Made in Italy” farà sicuramente parlare di sè, come previsto. Melodia elettronica e una visione personale dell’artista sull’essere italiani oggi, con una valanga di stereotipi che dovrebbero descriverci. Ma non doveva essere un manifesto contro gli stereotipi e le etichette? VOTO 5
E’ la volta di LDA (all’anagrafe Luca D’Alessio), il più giovane artista in gara. “Se poi domani” è una canzone melodica, tipica di un ragazzo di 19 anni, come da lui stesso dichiarato. Tiene bene il palco, suscita tenerezza così come il suo pezzo. VOTO 6 ½
A chiudere la gara una reunion molto attesa, quella delle sorelle più famose degli anni ’90: Paola e Chiara. “Furore” piacerà agli amanti del genere, performance carichissima con tanto di ballerini, decisamente un po’ too much. VOTO 5
Domani ascolteremo nuovamente tutte le 28 canzoni in gara al Festival di Sanremo 2023.