
Un padre che con dispiacere si allontana dai propri figli e che a distanza di tempo freme nel riabbracciarli. È un po’ quello che è successo a Massimo Ranieri con alcuni brani contenuti nel nuovo album “Qui e Adesso”. Brani scritti negli anni ’70 e che all’epoca non ebbero la considerazione che meritavano. Ora, anzi adesso, Massimo Ranieri ha voluto ripescarli “fortissimamente volli, perché li reputo validi. Voglio ridare al mio pubblico canzoni come “Via del Conservatorio”, “Ti ruberei”, “Piangi piangi ragazzo”, “Sogno d’amore” con la pennellata artistica di Gino Vannelli. Le amo tutte. Non ho più il senso di colpa di averle rese orfane”, ha precisato il cantante napoletano durante la conferenza in streaming a cui abbiamo partecipato. Ascoltare Massimo Ranieri è come leggere un libro ricco di storie, aneddoti e curiosità. I testi che ha ripreso e riproposto sotto nuove spoglie hanno riportato alla luce ricordi meravigliosi, quando lavorava insieme a Enrico Polito, Totò Savio e Giancarlo Bigazzi. Anni in cui si è formato come artista, in cui non era più Giovanni Calone, ma si accingeva a diventare il grande Massimo Ranieri.
“Qui e Adesso” è un compromesso tra il vecchio e il nuovo: sono infatti presenti anche inediti come “Un tango per me”, “Una favola d’amore” e “Quando il sogno diventa inutile”, singolo che Charles Aznavour regalò a Ranieri poco prima di morire. A questo proposito si è aperta un’altra parentesi importante, che descrive appieno il rapporto di stima tra l’artista francese e il nostro Massimo. “Aznavour è stato il mio maestro, continuo a ispirarmi a lui, quando sono sul palcoscenico penso a lui, a come si muoverebbe. Posso dire di averlo conosciuto, di essere stato invitato al suo spettacolo. Faccio ancora fatica a crederci. Quella sera c’era anche Battiato, meraviglioso uomo. Per ringraziarlo di questo invito un giorno ho chiamato il mio amico Al Bano e ho comprato un ulivo e gliel’ho mandato in Francia. L’ha piazzato nella sua casa in Costa Azzurra.”.
E parlando di amicizie, non poteva mancare un pensiero sulla scomparsa di Maradona, motivo per cui Massimo Ranieri ha rimandato la messa in onda della trasmissione “Qui e Adesso”. Tanti gli ospiti che hanno partecipato alla prima puntata, tra cui Giuliano Sangiorgi e Gianni Morandi. Altri nomi per le prossime serate? Gianna Nannini, Francesco De Gregori, Giovanni Allevi, Renato Zero e Irama, su cui Massimo ha rivelato “Confesso che pensavo fosse un ragazzino un po’ montatello, invece è molto semplice e dolce. Abbiamo cantato “Marinella” perché lui ama molto De André. Poi abbiamo letto un suo scritto sul rapporto con il padre, i contrasti generazionali che ci sono. Il titolo è “Rolex”, il nome di una ragazza. Capirete meglio vedendo il programma. Evviva le nuove generazioni!”.
Generazioni che Massimo Ranieri apprezza moltissimo e possiamo dire che l’ammirazione sia ricambiata. Tanti ragazzi ascoltano i suoi successi e quando gli capita di chiedere loro il perché rispondono: “L’ho sentita da mamma, l’ho sentita da papà”. Perché la vita è così, un cerchio dove tutto torna. È il più bello dei finali di un film. Un film a cui Ranieri sceglierebbe di dare come colonna sonora due canzoni della sua vasta discografia: “’Mia ragione’ perché parla di un uomo che in questa donna vede il suo passato, presente e futuro, ma più che altro futuro perché le dice “Mia dannazione, mia ragione, mia fame, mia sete”. Bellissimi versi, sembra quasi prevertiano, scomodo Prevert. E poi sicuramente “Vent’anni”, compivo esattamente 20 anni e guarda caso vincevo “Canzonissima”. Sembrava fosse stata scritta per me, invece no, è venuta fuori così. “Nasce così la vita mia come comincia una poesia” e la mia vita è iniziata così. Un ragazzino che viene da Napoli e ha la fortuna di incontrare un produttore che gli propone di cantare “Rose rosse”. Pazzesco.”.
E se è vero che ognuno ha il proprio destino, quello di Massimo Ranieri non poteva essere più appropriato!
La tracklist completa di “Qui e Adesso”:
- “Quando l’amore diventa poesia”
- “Immagina”
- “Ti ruberei”
- “Via del Conservatorio”
- “La casa di mille piani”
- “Cronaca di un amore”
- “Un tango per me”
- “Per una donna”
- “Una favola d’amore”
- “Mia ragione”
- “Piangi piangi ragazzo”
- “L’amore è un attimo”
- “E’ diventato amore”
- “Sogno d’amore”
- “Le braccia dell’amore”
- “Quando il sogno diventa inutile”
- “Siamo uguali” feat. Gino Vannelli
Gerarda Servodidio