Kayhan Kalhor, famoso musicista persiano e il maestro di kamancheh (un tradizionale strumento musicale persiano) ha vinto il premio del World Music Expo (WOMEX 2019), la fiera internazionale dedicata alla world music che si presenta ogni anno in diverse sedi in tutta Europa.

Dallo scorso 23 ottobre fino al 27 ottobre 2019, a Tampere, in Finlandia si è svolta la 25esima edizione del WOMEX. Il premio è stato assegnato al maestro iraniano per la sua padronanza con la kamancheh, per il suo incessante contributo dato per creare i nuovi linguaggi musicali a livello internazionale e per far sentire la musica classica persiana alle orecchie di tutto il mondo.

Keyhan Kalhor è nato nel 1963 a Kermanshah, una città dell’omonima provincia situata nell’Iran occidentale, dove la maggioranza degli abitanti sono Curdi di diverse tribù. Kalhor ha iniziato gli studi musicali all’età di 7 anni. A 13 anni, viene invitato a suonare con l’Orchestra Nazionale della Radio Televisione Iraniana, con cui si esibisce per 5 anni. Viaggia molto in tutto l’Iran, per studiare la musica delle sue regioni e, in particolare, quella della regione del Khorasan e del Kurdistan.

In Iran, a causa della varietà del clima etnico e culturale e anche per l’esistenza di diversi livelli economici e di conseguenza di diversi ceti sociali, emergono svariate forme musicali. La musica classica persiana è il filone principale della musica colta e raffinata che spesso si presenta nella forma delle canzoni folkloriche delle diverse regioni.

La musica dell’artista è ispirata dalla antica musica di Kurdistan dell’Iran e racconta la storia di solitudine di una Nazione. Non è triste, non è lacrimosa, bensì all’interno contiene una certa profondità filosofica, una santa sofferenza. Il musicista iraniano con le sue straordinarie esibizioni sui palchi più prestigiosi del mondo, vuole svelare infatti, l’esistenza di un patrimonio prezioso cioè l’antica musica classica persiana. Vuole mostrare al mondo la ricchezza della sua cultura che, nonostante sia attraversata da confini geografici, resta unita.

Kalhor ha viaggiato il mondo da solista con vari ensemble e orchestre, tra cui la New York Philharmonic e l’Orchestre National de Lyon. È co-fondatore dei celebri ensemble Dastan e Ghazal, Persian & Indian Improvisations e Masters of Persian Music. Il maestro iraniano ha composto opere per i più famosi cantanti iraniani come Mohammad Reza Shajarian a cui ha dedicato il suo premio WOMEX durante il suo discorso nella cerimonia di premiazione.

L’artista persiano ha anche composto musica per la televisione ed il cinema ed è stato recentemente incluso nella colonna sonora di “Youth Without Youth” di Francis Ford Coppola nella partitura con Osvaldo Golijov. Nel 2004, è invitato dal compositore americano John Adams a dare un recital alla Carnegie Hall, nell’ambito del programma “Perspectives Series” e nello stesso anno ha partecipato al Mostly Mozart Festival presso il Lincoln Center con il Requiem di Mozart. Nel 2017 come un membro del “Silk Road Ensemble” ha vinto il premio Grammy per “Sing Me Home”, album del compositore americano-cinese Yo-Yo Ma. È molto interessante che nello stesso anno l’arte di creare e suonare lo strumento Kamantcheh sia stata inserita tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.

WOMEX, oltre ad essere uno degli incontri più importanti nella scena musicale mondiale è il più vario incontro di musica in tutto il mondo. Il suo spettro musicale è impareggiabile nel mercato internazionale delle performance di showcase, che spazia dal più tradizionale al nuovo underground globale-locale, abbracciando folk, roots, jazz, culture locali e della diaspora tanto quanto suoni urbani ed elettronici da tutto il mondo.

Hadi Farahmand

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