Forse neanche lui si aspettava un esito così, e invece Francesco Motta ha trionfato insieme a Nada sul palco del Teatro Ariston nella serata dei duetti al Festival di Sanremo 2019. Occhiale scuro, capello lungo nero e look da rockstar californiana, Francesco Motta è in gara, per la prima volta, al Festival di Sanremo con il brano “Dov’è l’Italia“. Un brano elegante che parla dell’amore e del nostro Paese, sfiorando il tema dell’immigrazione. Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’artista subito dopo la vittoria e, ancora con il premio in mano, ci ha parlato delle sue emozioni, ma anche dei suoi prossimi progetti.

Come mai la scelta di partecipare a Sanremo? Come stai vivendo questa esperienza?
Emozione tanta, felicità tanta perché sto dando il massimo. Avevo l’urgenza di cantare questa canzone, ma soprattutto cercarlo di fare nel migliore dei modi ed è questo il motivo per cui sono qui. La stanchezza ovviamente c’è, ma per me stare qui è un sogno che si realizza.

Sei contento di come sta andando e dell’impatto che ha avuto la canzone sul pubblico?
Assolutamente sì!

Ti aspettavi questa vittoria nella serata di ieri sera, quella dei duetti?
Ci speravo, anche ieri abbiamo fatto del nostro meglio. Siamo saliti sul palco dell’Ariston senza trucco e senza inganno: il fatto che una donna come Nada cantasse questa canzone d’amore ha aumentato l’importanza e il peso delle parole del brano.

Come è nata la vostra collaborazione, la scelta di duettare con Nada?
E’ nata perché io ho suonato con lei per tanti anni, facevo il turnista per lei, quindi ci conosciamo bene, siamo amici. Non sembrava nemmeno un duetto alla fine, sembrava che stessimo sul palco da sempre insieme. Effettivamente è un po’ così.

Se dovessi scegliere un artista, anche internazionale, con cui vorresti interpretare una canzone, chi sceglieresti?
Direi Thom Yorke, è un artista che stimo molto

C’è una canzone sanremese, fra tutte le edizioni del Festival, che ti piace particolarmente e a cui sei più legato?
Sì certo… “Gli uomini non cambiano”, di Mia Martini

Nonostante la gara non sia ancora finita, domani torni a casa con un premio importante. Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Abbiamo iniziato a scrivere una sorta di saggio sull’insegnamento della musica, è una cosa a cui tengo tanto. Sto facendo anche una colonna sonora, farò un tour in estate… Insomma non ci si annoia mai!

Colonna sonora? Viene da pensare al cinema quindi… Hai qualche progetto legato a questo settore? Ti affascina?
Sì, esatto. Mi piace molto. Sono stato anche al Festival di Venezia, ma lì ero solo ad accompagnare colei che è molto più brava e molto più bella di me! (Si riferisce alla compagna, l’attrice Carolina Crescentini ndr.).

Carlotta d’Agostino e Sara Brestolli

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