
Ultimo. Solo di nome. Perchè ieri al Palalottomatica di Roma ha davvero brillato una nuova stella della musica italiana, giovane ma con le idee molto chiare.
“Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo“. È questo il motto principale di Niccolò Moriconi, in arte Ultimo e questo è il suo slogan sin da quando è piccolo, proprio come raccontano i suoi pezzi.
La sua storia sembrerebbe in realtà una favola, di quelle che fanno sorridere e lasciano increduli. Niccolò infatti è nato nel 1996 nel quartiere San Basilio di Roma e si è avvicinato prestissimo allo studio del pianoforte e della composizione, arrivando a creare le sue prime canzoni a soli 14 anni.
È un ragazzino come tanti, ama la musica, i tatuaggi, cresce con i brani di Vasco Rossi nelle orecchie, in compagnia di una sigaretta fumata lanciando uno sguardo verso “l’eleganza delle stelle“.
Con la Honiro Label – l’etichetta discografica indipendente che lo ha iniziato a produrre – avvia una bella collaborazione: il primo album intitolato “Pianeti” esce nell’ottobre 2017, raggiungendo subito il secondo posto su iTunes. In alcune canzoni il giovane artista strizza molto l’occhio a Fabrizio Moro, a volte persino ad Antonello Venditti (che ha dichiarato essere per lui due modelli importanti a cui si ispira), ma senza mai perdere di vista il suo stile molto personale, in cui la commistione di rap e pop convivono alla grande.
Ma arriviamo al febbraio scorso, febbraio 2018, perché Ultimo trionfa con il brano “Il ballo delle incertezze” nella categoria Nuove Proposte al Festival di Sanremo, dando il via ad un’ascesa senza precedenti, come non succedeva da moltissimi anni.
L’album “Peter Pan” raggiunge le vette delle classifiche, vince numerosi premi ed il tour in giro per l’Italia registra tutto esaurito in ogni città fino ad arrivare a ieri sera, la seconda tappa interamente sold out al PalaLottomatica di Roma, il palazzetto più grande della Capitale.
Migliaia di giovani e giovanissimi, armati di fascette in testa e luci che sembravano decine e decine di stelle, hanno affollato la location e scaldato l’atmosfera dall’inizio alla fine.
Le luci si spengono all’improvviso. Subito parte il primo pezzo, “Sabbia”, ed un boato assordante fa tremare il palazzo dello sport. Ultimo sale sul palco con i suoi immancabili occhiali da sole, jeans e una T-shirt bianca semplicissima, con su scritto solo il suo nome. Braccia al cielo, pubblico in delirio ed uno show che parte con vivacità e simpatia, passando da brani come “Il capolavoro” a “Canzone stupida”.
Niccolò si mostra in tutta la sua semplicità ed umiltà, tiene il palco come se fosse sulle scene musicali da decenni ed i fan non smettono di cantare nemmeno per un secondo. “Cascare nei tuoi occhi“, “Poesia senza veli”, “Sogni appesi”, “Il ballo delle incertezze“, sono solo alcuni brani presentati live davanti agli occhi sognanti di valanghe di ragazzi, in cui la melodia ha fatto da culla a testi di una profondità a tratti disarmante.
Nell’aria c’è emozione, felicità, anche commozione, ma palpabile dall’inizio alla fine è stata l’intensità. Niccolò ha imbracciato la chitarra e regalato al pubblico delle canzoni in versione acustica, ha duettato con il rapper Mostro – uno dei più amati del momento – ma seduto al pianoforte ha tirato fuori al meglio tutta la sua anima cantautorale.
“Farfalla bianca” o la cover di “Albachiara”, famosissima canzone del suo mito, hanno accompagnato poi verso la fine del concerto, che si è chiuso con la canzone che dà il titolo all’intero disco cioè “Peter pan”, che l’artista ha eseguito in maniera decisa ma calda, salutando la sua città, che lo ha accolto in un lungo abbraccio durato più di 2 ore.
Per quanto il ritmo dell’evento non sia stato altissimo per l’intero show, il tutto è stato molto bilanciato e piacevole. Ben pensato e ben pesato.
Ultimo è davvero il cantante rivelazione dell’anno, un ragazzo che dallo scrivere a casa per esigenza, ora è in grado di far rispecchiare migliaia di persone nei suoi testi e nella sua musica, arrivando addirittura a riempire i palazzetti a pochi mesi dal debutto nel “mondo dei grandi”.
Carlotta d’Agostino