
“L’oro del folle” di Daniel Lunardi è un romanzo a sfondo storico che si ispira a fatti e luoghi reali e ad alcuni episodi della vita di un personaggio davvero esistito, ma che si concede anche delle libertà immaginative. Ne risulta un’opera avvincente e coinvolgente, in cui conosciamo la figura di Hernán Cortés, un nobile spagnolo di basso lignaggio, poi diventato un conquistatore ambizioso e scaltro, che a 18 anni è partito per il Nuovo Mondo pieno di sogni e di piani per diventare potente e ammirato da tutti.
Dalle parole dell’autore: «Queste narrate sono le vicende di un uomo. Forse una bestia. Forse un pazzo. Uno dei peggiori esseri umani che siano mai esistiti sulla faccia del pianeta. Una persona che non si fermò davanti a nulla pur di raggiungere i suoi obiettivi; la cui cieca ambizione segnò le sorti di un intero popolo. La sua fu una volontà incrollabile a prescindere dalle schiaccianti avversità, perché abbastanza forte da piegare la vita stessa nella sua stretta. Egli fu uno spietato condottiero, o forse solo un cieco ignorante di fronte alla gravità di ciò che portò a compimento. La storia narra versioni diverse della stessa pila di atti imperdonabili, dove la civiltà annienta la storia delle persone e la rende malleabile. Una sola anima spietata fece l’impensabile, si spinse oltre i limiti del consentito ed ebbe successo dove altri avrebbero fallito.».
Nel romanzo assistiamo alla nascita di un uomo senza scrupoli, vedendo la sua trasformazione da giovane inesperto e da certi punti di vista ingenuo a persona priva di qualsiasi moralità che, solo verso la fine dell’opera, si rende parzialmente conto delle devastazioni che ha compiuto.
Hernán Cortés è stato un megalomane, totalmente assoggettato alla sua avidità e alla sua brama di potere; Daniel Lunardi è però molto attento a mostrarci anche i perché di questa sua trasformazione in negativo, non dipingendo semplicemente il ritratto di un uomo crudele, ma esponendo anche le fragilità, i dubbi e le paure che cercava di soffocare dentro di sé. Non c’è volontà di giustificazione, certo, ma una lucida riflessione sulle complesse cause del male.
Nel romanzo “L’oro del folle” si racconta della discesa nel baratro dell’oscurità di un uomo che poteva mettere al servizio del bene la sua intelligenza e la sua intraprendenza, ma che è finito prigioniero dei suoi stessi vizi e della fame di ricchezza, arrivando addirittura a distruggere un impero, quello Azteco, pur di raggiungere i suoi folli obiettivi.
La redazione – In collaborazione con Diffondi Libro
Casa Editrice: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove voci – Imago
Genere: Narrativa storica
Pagine: 106
Prezzo: 9,90 €