La strada” di Mariaelena Agazzi è un’opera di narrativa di viaggio e una storia di formazione, in cui l’autrice racconta in prima persona di un periodo della sua vita in cui ha deciso di cambiare il suo approccio all’esistenza. In questa emozionante testimonianza si narra dei viaggi che ha intrapreso sul Cammino di Santiago: per ben tre volte l’autrice ha seguito la sua strada tra paesaggi incantevoli e in mezzo a persone che, come lei, cercavano un diverso significato per la loro vita.
Insieme alle sue amiche Carmela e Laura, Mariaelena Agazzi ha camminato macinando chilometri ed esperienze, facendo incontri fondamentali e imparando allo stesso tempo a lasciare andare. Ciò che più ha appreso in questo viaggio è stato un nuovo senso del sé: l’autrice ha spogliato la sua identità di quegli orpelli ormai inutili che avevano appesantito la sua vita. Camminare le ha insegnato ad assaporare ogni passo e ogni attimo, a prendersi il giusto tempo per sé stessa, a osservare il mondo intorno a lei con occhi nuovi; la dimensione dell’ascolto diviene quindi condizione necessaria e non si parla solo di concentrarsi su ciò che si ha dentro, ma anche su ciò che gli altri hanno da condividere.
Per Mariaelena niente accade per caso e quindi ogni incontro è come se fosse stato deciso dal destino: dal pastore sardo che condivide con le tre amiche un immenso dolore a Padre Fabio che, con poche e attente parole, riesce a spalancare nuovi orizzonti.
Ne “La strada” l’autrice si concentra in particolare sui dieci giorni del cammino francese compreso tra Ponferrada e Santiago, ma riserva un capitolo per il viaggio verso Finisterre, dove ha visto il tramonto più bello del mondo; ogni tappa del percorso è raccontata con entusiasmo e commozione, spiegando le sensazioni che provava e anche i dolori che l’hanno attraversata. Non solo dolori fisici, che comunque in questo tipo di cammino sono all’ordine del giorno, ma anche e soprattutto quelli dell’anima: Mariaelena Agazzi aveva infatti perso da poco entrambi i genitori e in questo viaggio ha cercato anche di venire a patti con la sofferenza e di accettare il corso naturale della vita – «Ero certa che avrei convissuto in pace con le mie mancanze, le avrei trasformate in presenze silenziose e soprattutto avrei puntato sempre l’attenzione verso le meraviglie della vita e gli aspetti belli che ci offre. Avrei cercato ogni giorno di rincorrere la felicità delle piccole cose. Ci avrei provato con tutta me stessa. E forse mi sarei salvata così.».

La redazione – In collaborazione con Diffondi Libro

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Casa Editrice: Atile Edizioni
Genere: Narrativa di viaggio
Pagine: 160
Prezzo: 15,00 €

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