
Manca poco alla XIV edizione di “Cortinametraggio“, che quest’anno vanta un ospite d’eccezione: Barbara Bouchet.
Il festival, diretto da Maddalena Mayneri, da sempre inneggia all’importanza dei cortometraggi e ne celebra i migliori della cinematografia italiana. Si svolgerà a Cortina per 7 giorni, dal 18 al 24 marzo, durante i quali si avrà modo di esaltare la settima arte. Tra i Partners istituzionali della XIV edizione di Cortinametraggio vi è anche il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, SNGCI. Il Festival ha il Patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Cortina d’Ampezzo, il supporto di Cortina Marketing Se.Am., con loro la Rete Eventi Cultura, l’Anec, la Fice, il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia.
Il festival, diretto da Maddalena Mayneri, da sempre inneggia all’importanza dei cortometraggi e ne celebra i migliori della cinematografia italiana. Si svolgerà a Cortina per 7 giorni, dal 18 al 24 marzo, durante i quali si avrà modo di esaltare la settima arte. Tra i Partners istituzionali della XIV edizione di Cortinametraggio vi è anche il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, SNGCI. Il Festival ha il Patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Cortina d’Ampezzo, il supporto di Cortina Marketing Se.Am., con loro la Rete Eventi Cultura, l’Anec, la Fice, il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia.
Main sponsor del festival sono: Medusa Film, Vision Distribution, Universal Music Publishing Group, Dolomia, Farecantine, I Santi di Diso. Main Media Partner Radio Montecarlo, Vanity Fair, mentre il main sponsor hospitality è Grand Hotel Savoia di Cortina D’Ampezzo, Hotel de La Poste.
Ma i riflettori sono puntati su Barbara Bouchet, un’icona di sensualità e talento del cinema italiano degli anni ’70. Da tutti considerata una vera e propria sex symbol per la sua bellezza disarmante e lo sguardo profondo e magnetico, la Bouchet nasce in Cecoslovacchia, ma ha origini tedesche e la sua vita si forma negli Stati Uniti, Paese della sua crescita non solo personale, ma anche lavorativa. A circa 20 anni esordisce nel 1965 con “Prima vittoria” (“In Harm’s Way”), diretta dal rinomato Otto Preminger. Amata così tanto dai registi internazionali come Tarantino, che Scorsese l’ha voluta a tutti i costi in “Gangs of New York“. In Italia ha lavorato con numerosi registi come Pasquale Festa Campanile, Lucio Fulci, Luciano Salce, Mauro Bolognini, Sergio Martino, Silvio Amadio, solo per citarne alcuni.
Appuntamento quindi al “Cortinametraggio 2019”.
Appuntamento quindi al “Cortinametraggio 2019”.