
A partire dal prossimo 5 aprile in 200 sale cinematografiche ci sarà “Bob e Marys – Criminali a domicilio“, la nuova produzione Videa che ha come protagonisti Rocco Papaleo e Laura Morante.
L’idea di fondo potrebbe essere giudicata stucchevole. Sembra presentarsi come la classica black comedy a sfondo malavitoso, in cui ci si fa beffa di temi sempre troppo gravi se non trattati con una certa attenzione. Ma il bello dell’arte, quando vale, è che riesce a coniugare serietà espositiva ed esigenze drammaturgiche proprie del genere.
Sembra sia proprio questo il caso di “Bob e Marys”, storia di due 50enni assolutamente soddisfatti della propria esistenza. Se solo Marisa, strenua volontaria della parrocchia, non avesse deciso di essere stanca di vivere nella casa in cui hanno sempre vissuto, che poi era di suo marito. Il transito dal”suo” al “nostro”. quindi, per quanto riguarda il domicilio porta con sé un imprevisto assai grave. Il villino appena fuori Napoli in cui hanno traslocato viene selezionato dai camorristi per l'”Accùppatura”, una pratica mafiosa realmente esistente e finora mai comparsa sul grande schermo, che consiste nell’utilizzare spazi abitativi altrui per la detenzione di materiale illecito.
Sembra che il regista Francesco Prisco, già autore di alcuni sceneggiati a sfondo mafioso, sia rimasto talmente colpito dall’esistenza e dal funzionamento di questa usanza che non ha potuto fare a meno di trasformare la sua lettura ispiratrice in un film. Oltre all’aspetto cultura, senza dubbio interessante, il regista approfondisce la psicologia di Roberto e Marisa. Comico ai limiti del caricaturale è il tratteggio del personaggi: una pensionata forte e dedita ai bisogni degli altri ed un insegnante di scuola guida che si atteggia a blogger in giro per il mondo col suo camper. Per sollevarsi dalla sostanziale mediocrità che caratterizza la loro mezza età serviva loro un brivido mafioso.
Ora possiamo solo aspettare il 5 aprile.