
Oggi il Museo di Roma a Palazzo Braschi apre le porte alla mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”. L’evento segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.
“Klimt. La Secessione e l’Italia” ripercorre la vita e la produzione di Klimt, uno dei più grandi maestri e fondatori della Secessione viennese, esplorando anche il legame con il nostro Paese, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi. Il pubblico potrà ammirare oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture come la famosissima Giuditta I, Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle), Amalie Zuckerkandl, La sposa e Ritratto di Signora.
“Klimt. La Secessione e l’Italia” è una mostra promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl e Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.