Verrà inaugurata domani a Roma dalle ore 15.00 alle ore 21.00 B-Art Gallery, una nuova galleria dedicata all’arte contemporanea e al buon vino. Il cuore sarà a Trastevere, uno dei quadrilateri dell’arte capitolina e la gallery punta ad un concept innovativo, che mira a valorizzare i più giovani talenti, con eventi all’insegna della convivialità.

B-Art Gallery, infatti, è un’eclettica galleria nata dalla coraggiosa iniziativa di due imprenditori ventenni Gian Lorenzo Bernini, studente di storia dell’arte e Daniel Bianca, food&beverage manager, che hanno deciso di trasformare un vecchio loft del centro di Roma in uno spazio ibrido in cui far convivere le proprie competenze e passioni, con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti la fruizione dell’arte contemporanea in un clima di grande informalità e aprire una finestra sulla nuova generazione di artisti del panorama capitolino.

Lo spazio espositivo si sviluppa in oltre 150metri quadrati, alti soffitti con arcate e colonne a muro di gusto rinascimentale, con un cortile esterno e un giardino verticale di prossima inaugurazione: verranno ospitate delle mostre con un format del tutto nuovo, fresco: la short exhibition dalla durata di circa 72 ore, che vedrà alternarsi gli artisti in una sorta di staffetta, sperimentando un concetto d’esposizione intimo, volto a trasformare la fruizione in sosta, accostando in ogni occasione l’opera d’arte a una selezione di vini d’eccellenza, scelti ad hoc. Un luogo in cui il contatto con l’opera diviene colloquiale, privato e al tempo stesso collettivo, per rinnovare l’esperienza dei caffè letterari che in passato hanno animato il panorama culturale romano dai primi del ‘900 fino agli anni ’60, come gli storici “Caffè Greco” e “Rosati” e i salotti  di Palazzo Taverna, centro degli “Incontri internazionali d’arte” tenuti da critici, artisti e intellettuali: da Pier Paolo Pasolini ad Alberto Moravia e Giulio Carlo Argan.

Non manca poi l’occhio alle nuove tecnologie: B-Art Gallery sarà̀, infatti, la prima attività romana a dotarsi di braccialetti elettronici che consentiranno di pagare in modalità contactless, rendendo più comodi e rapidi i pagamenti.

A dare il via all’iniziativa sarà la mostra “Anabasi” – a cura di Gian Lorenzo Bernini, con un testo critico di Eléna Geo Stoilova – bipersonale di Giovanni Lo Castro (Roma, 1997) e Giorgia Grassi (Roma, 1997). Pur provenienti da diverse scuole pittoriche, i due giovanissimi artisti si incontrano in un comune terreno, caratterizzato dell’uso del colore come veicolo primario di percezione. “Anabasi”, termine ripreso dal greco antico, indica infatti un movimento di ascesa, una risalita verso un punto più elevato, verso una dimensione cui si approda solo dopo essersi liberati dalla presa ferrea della realtà. Le opere dei due artisti fanno da ponte in questa impresa, rendendo possibile il movimento metaforico.

La ricerca di Lo Castro trae la sua matrice primaria dall’uso di strumenti digitali per la manipolazione dell’immagine, mentre il lavoro di Grassi rappresenta un momento di sospensione dalla dinamica della riflessione e si apre ad un contatto originario con la pittura.

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