
Dal 9 febbraio 2019 al 16 giugno 2019 i Musei di San Domenico a Forlì ospiteranno la mostra “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”. 200 opere circa divise in 10 sezioni che disegnano un percorso artistico dalla storia alla rappresentazione della vita moderna, passando dai ritratti, paesaggi fino ad opere di denuncia sociale.
Significati attuali e di grande impatto: questi i punti chiave delle numerose opere appartenenti agli ultimi anni del Romanticismo e le innovazioni artistiche del ‘900. Saranno presenti opere di pittori come Hayez, Maccari, Fattori, Signorini, Segantini, Lega, Zandomeneghi, Boldini, Balla, Boccioni e scultori come Vela, Cecioni, Monteverde, Gemito, Bistolfi.
Significati attuali e di grande impatto: questi i punti chiave delle numerose opere appartenenti agli ultimi anni del Romanticismo e le innovazioni artistiche del ‘900. Saranno presenti opere di pittori come Hayez, Maccari, Fattori, Signorini, Segantini, Lega, Zandomeneghi, Boldini, Balla, Boccioni e scultori come Vela, Cecioni, Monteverde, Gemito, Bistolfi.
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi forlivese, è un vero e proprio percorso appassionante, soprattutto per l’organizzazione: scenari diversi da sala a sala, affascinando l’occhio dei visitatori. Dai capolavori dell’ultimo dei romantici, Hayez, con i suoi quadri di una bellezza intramontabile, all’impatto visivo provocato dall’”Otello” di Molmenti, al “Valentino a Capua” di Previati. Ancora, l’epoca dei vinti, raccontata dal Signorini dell’Alzaia e dagli “Emigranti” di Tommasi, si scontra con la mitezza delle opere “Due madri” e “Alla stanga“, che sanciscono Segantini come genio artistico. La varietà dei linguaggi e di stili con cui sono state realizzate tutte le 200 opere permettono di ripercorrere un periodo di grandi trasformazioni della visione, dal passaggio del tardo Romanticismo all’affermazione del Purismo e Realismo, dall’Eclettismo al Simbolismo, dalla “rivoluzione” dei Macchiaioli alle sperimentazioni estreme dei Divisionisti.
Un ‘800 che si presenta in maniera del tutto inedita, facendo riaffiorare non solo artisti dalla fama indiscussa, ma anche alcuni ingiustamente trascurati. Artisti tormentati e eclettici, raccolti tutti attorno alla volontà di rappresentare la nuova realtà che all’inizio del secolo si proponeva loro: la nascita di una nuova coscienza unitaria, di una identità nazionale che rispecchiasse l’avvenuta unificazione politica del Paese.
Non perdetevi la mostra “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini” a Forlì.