
Due grandi mostre d’arte a Roma per due grandi geni che hanno segnato l’arte del Novecento. Le esposizioni di Andy Warhol e Paul Jackson Pollock presso l’Ala Brasini del complesso del Vittoriano a Roma sono state prolungate dai produttori e organizzatori del Gruppo Arthemisia fino al 5 maggio 2019.
“Andy Warhol” ripercorre l’artista dalle origini della Pop Art, che trae ispirazione da quegli oggetti di uso comune che abbattono le differenze tra ricchi e poveri e che hanno portato alle serie sulle scatole di minestra Campdell’s Soup, su Elvis, su Marilyn Monroe e sulla Coca Cola. In seguito l’artista ha lavorato in uno studio che verrà chiamato “Silver Factory” e che accoglierà grandi personalità del mondo artistico, culturale e musicale come Bob Dylan, John Lennon, Mick Jagger, Salvador Dalì, Tennessee Williams e tanti altri. Sono proprio i ritratti di questi ultimi insieme a molte altre opere simbolo come la banana di The Velvet Underground & Nico e i jeans di Sticky Fingers ad essere esposte al Vittoriano.
“Pollock e la Scuola di New York” comprende invece 50 capolavori, tra cui anche il celebre “Number 27” con pennellate di nero e toni più chiari, di colore, forme ed armonie scaturite dall’espressionismo astratto dell’esponente principale dell’action painting. Questa tecnica pittorica voleva scardinare gli schemi classici e dare forma ad emozioni e sentimenti tramite il movimento fisico.
Entrambe le mostre sono nate sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato della Crescita Culturale.
La prima è ha preso vita dalla collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl ed è stata curata da Matteo Bellenghi, mentre la seconda da quella con The Whitney Museum of America Art, New York e ha avuto come curatori David Breslin, Carrie Springer e Luca Beatrice.