
E’ stata inaugurata giovedì 13 giugno, alla Galleria Russo di Roma , la prima personale italiana del pittore spagnolo Diego Cerero Molina, “Figuras“.
Nato in Andalusia nel 1987, Diego Cerero Molina si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti dell’Università di Siviglia nel 2010. Ha partecipato a molteplici mostre collettive e dal 2015 fa parte degli artisti proposti dalla Galleria Russo ed espone con regolarità partecipando anche alle collettive “Shakespeare in Rome” (2016) e “Istanbul“(2019).
“Figuras”, la sua prima personale in Italia, esposizione dei ritratti realizzati negli ultimi anni di attività dell’artista, sarà accompagnata dal ricco catalogo a colori edito da Manfredi Edizioni (Imola). Fra le opere esposte, ’“Autorretrato pintando”, omaggio a Pablo Picasso, rievocazione del malagueño mentre dipingeva sul vetro in quella immagine memorabile nella sua casa di Villauris.
“Il lavoro di Diego Cerero Molina si presenta come un riflesso del nostro tempo, che denota un modo critico di sentire la società. L’artista usa l’ironia come mezzo di denuncia sociale, come elemento critico dell’autocoscienza, un’ironia intesa come segno di vita” – Maria Cecilia Vilches Riopedre, curatrice della mostra.
Nelle opere di Diego, il grottesco si combina alla parodia in una denuncia sociale. I caratteri dei personaggi vengono accentuati in maniera dissacrante. Il ritratto tradizionale viene sconvolto e demistificato. L’enfasi è sull’espressività e la gestualità che si traducono in un’irriverenza tutt’altro che latente, che si manifesta nel coinvolgimento in situazioni al limite del paradossale.
“Le mucche erano gli animali più grossi del campo e sono state al centro della mia attenzione per molto tempo. E poiché ho capito le cose solo dopo averle dipinte, non ho mai smesso di farlo. Ecco perché hanno una presenza così significativa nel mio lavoro“.
L’artista stesso è Figura principale della sua storia artistica: l’ autoritratto è firma del suo stile. A se stesso, folle o assennato, affianca spesso rappresentazioni animali fra cui spicca la mucca, figura ricorrente, simbolo autobiografico in memoria di un’infanzia passata in fattoria insieme al nonno.
Dal 13 giugno le opere di Diego Cerero Molina vi aspettano alla Galleria Russo di Roma, per perdersi in una realtà deformata.